Joseph Hubertus Pilates (Mönchengladbach, 9 dicembre 1883 – New York, 9 ottobre 1967) è stato un insegnante e imprenditore tedesco naturalizzato statunitense che divenne famoso grazie all'invenzione di un metodo di allenamento fisico-mentale chiamato Contrology, ovvero perfetto controllo del movimento attraverso sinergia tra mente e corpo. Questo metodo di allenamento oggi è conosciuto come Metodo Pilates. Egli, come tanti altri a quel tempo destinati ad eccellere per prestazioni fisiche, inizialmente era un ragazzo di struttura fisica piuttosto gracile. Si dedicò duramente alla pratica del Body Building tanto che all’età di 14 anni fu chiamato a posare per la realizzazione delle carte anatomiche del corpo umano. Lo studio dell’anatomia e lo sviluppo muscolare divennero così oggetto di interesse e parte integrante della sua adolescenza.
Durante la sua permanenza in Germania, oltre agli studi sopra citati, lo sci, la subacquea ed ogni tipo di disciplina atletica caratterizzarono i suoi interessi. Nel 1912 si trasferì in Inghilterra, dove divenne istruttore di autodifesa per la scuola di polizia locale, oltre a coltivare l’interesse per la boxe e per l’acrobatica. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, fu internato per un anno nel Lancaster assieme ad altri connazionali. Durante questo periodo non si perse d’animo ed organizzò l’allenamento proprio e dei suoi compagni di prigionia, raffinando in tal modo i suoi principi sulla salute. Così, quando nel 1918 un’influenza epidemica uccise migliaia di inglesi, nessuno di coloro che si sottoposero al suo training fisico contrasse l’influenza assassina. Più tardi J.H. Pilates venne trasferito sull’Isola di Man, dove trovò soldati reduci dalla battaglia menomati dalle ferite, allettati dalle malattie, immobilizzati da tempo. Decise così di costruire macchinari che potessero servire ad uno specifico scopo riabilitativo.
Tornò in Germania nei primi anni Venti dove continuò ad ideare attrezzature per la rieducazione, di cui alcune sono ancora in uso tutt’oggi. La sua professione lo portò poi ad Amburgo a lavorare per la polizia locale come addestratore fisico delle reclute e dell’intero corpo di polizia. In questo periodo conobbe Rudolph von Laban, stella emergente nel mondo della danza, il quale incorporò parte del lavoro di Pilates nell’impostazione del proprio insegnamento. Il metodo Pilates fece così ingresso nel mondo della danza instaurando un rapporto destinato a durare fino ad oggi. Nel 1925 l’insegnamento del metodo Pilates divenne importante per il governo tedesco che lo invitò a seguire personalmente il piano di allenamento del nuovo esercito tedesco; pilates decise che era tempo di partire per gli Stati Uniti d’America.
Durante il viaggio conobbe una giovane infermiera di nome Clara che in seguito divenne sua moglie. Giunto a New York, Pilates aprì uno studio e cominciò a codificare la sua tecnica; la prima parte di detta tecnica era incentrata esclusivamente sul Mat Work, ovvero una serie di esercizi eseguiti a corpo libero su di un materassino ("mat"). Questo programma venne codificato in un libro chiamato Contrology, nome originario che lui stesso coniò per la sua tecnica. Il lavoro comunque non si ridusse alla codificazione degli esercizi ma si estese al perfezionamento di particolari attrezzi. Ai tempi della sua prigionia in Inghilterra, infatti, Pilates applicò delle molle ai letti dei pazienti con lo scopo di aiutarli a ritrovare e mantenere il tono muscolare, mentre erano ancora allettati. Morì attorno agli anni Sessanta; il suo studio di New York fu rilevato da Romana Kryzanowska, allieva di Pilates ed insegnante del metodo da decenni.
Il Metodo Pilates si fonda su sei principi base: concentrazione, respirazione, baricentro, controllo, precisione e fluidità.
Comprende un vasto programma di esercizi che aiutano a rinforzare i muscoli di tutto il corpo, a partire da quelli del piano più profondo del tronco, che forniscono stabilità e supporto alla colonna vertebrale e a tutte le articolazioni.
Gli esercizi possono essere svolti sia con appositi attrezzi che a corpo libero, su un materassino (mat).
Il Pilates è dunque un metodo di allenamento pensato per favorire l'elasticità delle articolazioni, la fluidità dei movimenti e l'allungamento muscolare, attraverso l'uso della mente per il controllo del corpo.
L'obiettivo principale è il rafforzamento dei muscoli della zona del tronco, addome, glutei, adduttori e zona lombare. Questa fascia corporea viene chiamata Power House.
Guidati da un Teacher certificato, si va a ricercare il proprio baricentro, a percepire la stabilizzazione del bacino, a rinforzare la Power House, a migliorare la postura. La respirazione, insegnata esercizio per esercizio, è sempre coordinata con i movimenti, e si acquisisce nel tempo, con naturalezza.
Scegliere di praticare Pilates è benefico per il rimodellamento estetico del corpo e soprattutto per ritrovare la funzionalità dell'intera struttura anatomica, in base alle proprie condizioni di salute.
La corretta pratica del metodo Pilates consente di plasmare corpi forti e armoniosi, migliora la resistenza, la stabilità e la flessibilità del tronco, sviluppa l'uso della mente nel controllo dei muscoli, insegna la consapevolezza del respiro in coordinazione col movimento, favorisce l'assunzione di una corretta postura ed è ottimale in molti processi di riabilitazione.
L'estrema versatilità del metodo Pilates lo rende unico, nel suo genere. I campi di applicazione infatti variano dal benessere fisico, alla tonificazione efficace, alla riabilitazione. Tutti possono praticare Pilates, per mantenersi in forma nel modo migliore, ma in particolare è indicato: